domenica 10 febbraio 2008

Proposta di legge regionale su raccolta differenziata nelle scuole



Gualdo Anselmi
Referente I.d.V Fabrica di Roma

Ai signori

Giovanni Colagrossi, Consigliere per l’IdV alla Regione Lazio
Claudio Bucci, Consigliere per l’IdV alla Regione Lazio

p/c
On. Antonio Di Pietro, Presidente dell’IdV
On. Stefano Pedica, Coordinatore dell’IdV per la regione Lazio
Roberto Soldà, coordinatore in Roma dell’IdV
Gilberto Casciani, vice coordinatore dell’IdV per la regione Lazio
Salvatore Doddi, membro dell’esecutivo dell’IdV per la regione Lazio

Fabrica di Roma, 10 febbraio 2008


Oggetto: proposta di Legge regionale sulla raccolta differenziata nelle scuole di ogni ordine e grado


La notizia
Faccio presente che in data 7 febbraio 2008, dietro mia proposta di membro del Consiglio del I Circolo Didattico di Civita Castellana, che comprende 10 plessi e 790 alunni tra scuola d’infanzia e primaria, è stato approvato l’obbligo della raccolta differenziata nelle 35 classi dell’istituto.
La disposizione diverrà operativa allorché le amministrazioni di Civita Castellana, Calcata e Faleria, sul cui territorio sono ubicate le scuole, metteranno a disposizione i cassonetti, oppure personale e mezzi per ritirare la carta e la plastica direttamente.
Mi auguro che il Direttore Scolastico del nostro istituto stringa al più presto un accordo con i Sindaci dei Comuni menzionati.

Per formare i sentimenti e i valori
Poiché l’apprendere la lettura e la scrittura, corredate di elementari nozioni di cattolicesimo, lo ritengo insufficiente per formare i sentimenti e i valori di una creatura, credo sia importante cominciare anche con l’educazione ambientale, elemento fondamentale nella più ampia educazione civica, materia peraltro esclusa negli ordinamenti per le scuole primarie di tutti i passati governi della Repubblica Italiana.
Non fare nulla per il menefreghismo degli enti pubblici, procrastinare un comportamento ecologico più civile ad un improbabile futuro, diseducando così anche i bambini, ossia le generazioni che seguiranno, contribuisce a questo clima italico di disfattismo, di cupa rassegnazione, di resa alla moda di uno scanzonato cinismo.

Cominciare con l’educazione concreta
L’educazione vera, quella che giunge nel profondo delle anime, non è quella nozionistica, ma il buon esempio concreto, il favorevole ambiente sociale, le figure e il comportamento positivo degli adulti con cui i bambini si relazionano. Al contrario è colpevolmente diseducativo l’esempio del parassita, del piaggiatore, dell’egoista, dell’opportunista e del furbastro.
Cominciare a fare tutti i giorni nella scuola una raccolta differenziata può sensibilizzare gli alunni ad avere un comportamento ecologico che possono riprodurre in famiglia e negli altri ambienti in cui si troveranno a vivere da adulti.

Una legge della Regione Lazio
La Regione Lazio, un organismo territoriale che ha ampi poteri, può supplire laddove la legislazione nazionale è distratta o del tutto manchevole.
Bisognerebbe innanzitutto introdurre anche nelle scuole primarie, magari a partire dalle classi IV e V, così come è giustamente fatto per la religione di stato, la religione laica, ossia un docente particolarmente preparato ad insegnare più che l’amore di Dio l’amore del prossimo, l’empatia per la natura, la vita relazionale vera, il funzionamento e il rispetto delle istituzioni, il coraggio di affrontare il potere sotto ogni forma si presenti. Anche in questo modo potremmo avere la possibilità di formare creature libere al posto di formidabili piccoli pappagalli, destinati a diventare bravi sudditi.
E poi deliberare l’obbligo della raccolta differenziata in ogni scuola pubblica e privata, di ogni ordine e grado, per i motivi già brevemente esposti.

L’impulso dell’Italia dei Valori
Propongo pertanto ai nostri consiglieri presso la Regione Lazio di attivarsi per presentare al più presto le due proposte che ho avanzato.
Se la prima richiede tempi più lunghi di approvazione e una concertazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, nonché dei fondi economici da mettere negli appositi capitoli di spesa, la legge sull’obbligo della raccolta differenziata nelle scuole potrebbe essere varata senza gravosi impegni di spesa.
Una volta introdotto l’obbligo della raccolta differenziata nelle scuole diventerebbe più semplice, successivamente, introdurre un simile obbligo per le altre istituzioni, per i Comuni e le famiglie, sia sul piano regionale che nazionale.
L’obbligo della raccolta differenziata dovrebbe diventare l’undicesimo punto che il nostro Presidente Antonio Di Pietro sta proponendo nel decalogo dell’Italia dei Valori.

cordiali saluti

Gualdo Anselmi



1 commento:

Anonimo ha detto...

E' stata recepita questa proposta?
Mi auguro di sbagliarmi, ma anche nel partito di Di Pietro ognuno bada al proprio orticello