domenica 21 marzo 2010

Vince Vulci contro Fàleri Novi: 11 milioni di euro a zero

E' una partita senza storia. Dura da decenni. Con arbitri di parte e con i fans di Fàleri Novi che si possono contare sulle dita di una mano e generalmente non propongono e non protestano, e per questo tutti i finanziamenti della Regione Lazio e dello Stato vanno a finire a Montalto di Castro e Canino - che hanno creato e gestiscono il parco naturalistico e archeologico di Vulci - ed altre aree archeologiche dell’alto viterbese.
Solo negli ultimi anni il Parco archeologico di Vulci ha ricevuto finanziamenti per oltre 11 milioni di euro; Fàleri Novi pochi spiccioli.
La realtà dolente è che nell’area cimino-falisca, fin dalla nascita dello stato italiano, non abbiamo avuto dei politici o dei rappresentanti istituzionali di valore che hanno preso a cuore dei progetti di rilievo per promuovere le aree archeologiche e naturalistiche del nostro territorio.
Se i progetti fossero stati presentati – e ovviamente approvati dietro sollecitazione dei rappresentanti politici locali – non avremmo avuto solo una migliore conservazione dei siti, ma un impulso notevole al turismo e all’occupazione dei giovani, dei disoccupati cronici, dei laureati.
L’attuale degrado del sito di Fàleri Novi a Fabrica di Roma, ma anche di Vignale e delle necropoli di Civita Castellana e dell’area falisca, è da imputare principalmente alle amministrazioni di centro destra che hanno amministrato negli ultimi decenni, e non hanno mosso paglia, come si dice. Devo fare il nome del principale accusato, tale Giuseppe Palmegiani, sindaco di centro destra di Fabrica di Roma tra il 1988 e il 2001, eletto nel consiglio provinciale tra il 2001 e il 2006, e ritornato primo cittadino dal 2006. La responsabilità del degrado urbanistico e turistico è tutto suo. In 22 anni non ha fatto niente per Fàleri e il turismo, non ha creato un parco pubblico, non ha creato dei parcheggi che possano servire il centro storico. E’ stato bravo però, insieme a tutta la sua maggioranza attuale, a cambiare la variante al piano regolatore per potere alzare gli indici di edificabilità dei terreni degli amministratori.
Se le responsabilità della politica sono evidenti non voglio fare demagogia, perché tutto ciò è potuto accadere con la complicità passiva dei cittadini, che esorto a un maggiore senso civico e a punire col voto gli approfittatori della Cosa pubblica. (Nella foto un tratto della via Amerina nei pressi di Fàleri Novi)

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