venerdì 20 novembre 2009

Variante al piano Regolatore: un regalo per pochi


Giovedi 18 novembre, come al solito senza far conoscere l’evento ai cittadini, il sindaco del Comune di Fabrica di Roma (marca UDC) ha convocato un Consiglio comunale per l’approvazione di uno stralcio della variante del Piano Regolatore.
Nella seduta di una decina di giorni fa i consiglieri di opposizione del centro sinistra avevano giustamente contestato le modalità di approvazione della variante, a loro detta illegale, dal momento che era stata approvata anche da alcuni consiglieri “parte in causa”. In altri termini diversi consiglieri si erano fatti “il regalo di Natale”, giacché avevano approvato l’aumento di indice di fabbricabilità anche per loro terreni o terreni di parenti.
Quando vi è un punto all’ordine del giorno che riguarda affari personali i consiglieri per buona norma e indicazione legislativa si devono allontanare dall’aula consigliare. In questo caso erano tutti rimasti, perché se si allontanavano la delibera non sarebbe stata approvata.
Il Sindaco si è giustificato dicendo che i consiglieri erano rimasti per far passare la delibera e dare un piano regolatore alla cittadinanza. “Se la legge non permette la presenza di amministratori coinvolti – ha aggiunto in un pubblico manifesto - noi approveremo la variante a stralci”.
Capite, quanto sono furbi! Non hanno detto, “l’aumento di indice di fabbricabilità lo spostiamo in un'altra zona, laddove non ci sono nostri terreni”. Per poter godere di un privilegio da loro stessi studiato approveranno a pezzetti la variante, in modo di far uscire a turno gli amministratori coinvolti ed avere così il numero legale.
Con questo escamotage si metteranno a posto con la legge e si scambieranno nello stesso tempo il loro regalo di Natale, a cui non vogliono assolutamente rinunciare. Alla faccia di chi se la passa male e non riceve un minimo di aiuto!


Avevo detto ieri sera che il Piano Regolatore è stato predisposto come un regalo per pochi, e così è

stato. Il Consiglio comunale ha approvato una quindicina di stralci della variante al Piano Regolatore, con l'assenza - non si sa se per protesta o per evitare di essere coinvolti anche loro in conflitti di interesse - praticamente di tutti e cinque i componenti della minoranza.
Invece di approvare un'unica delibera, che avrebbe coinvolto in conflitti di interessi 14 amministratori su 17, il Sindaco ha furbescamente spezzettato il Piano Regolatore in 15 stralci. In questo modo, per non violare la legalità i consiglieri non sono usciti tutti insieme, ma uno o due alla volta, così da rispettare il numero legale.
Ecco, è stata appunto una pantomima di legalità. Dovevate vedere la l'enfia faccia da sfinge del Sindaco, che si accingeva a leggere il primo stralcio da votare, mentre un amministratore si alzava e si affrettava a nascondersi nella stanza attigua. Al secondo stralcio stesso gioco con un altro amministratore. C'era il consigliere eletto al Parco Falisco che pareva un inserviente di grand hotel, giacché si era preso il compito di aprire la porta a quelli che uscivano e di richiamare in sala quelli che dovevano rientrare. Alcune volte sono usciti in due o tre consiglieri contemporaneamente. Alcuni sono usciti più di tre volte. Anche il sindaco è uscito ripetutamente, e in questi casi ha dato il compito di leggere al vice sindaco, che pure lui è scomparso e riapparso in aula come quelle marionette mosse da invisibili fili.
Sembrava di stare in una di quelle commedie degli equivoci, dove c'è un fitto entrare e uscire di scena di personaggi che si nascondono sotto il letto o dentro l'armadio, si scontrano con l'amante di lei o la concubina di lui. Qualcuno era diventato rosso per l'imbarazzo; qualcuno sbruffava indispettito; qualcun altro invece ridacchiava e la prendeva come una farsa.
Io ho provato pena per due motivi. Innanzitutto per l'assenza dei cittadini - saranno state una decina di persone tra rappresentanti dei partiti e i soliti tre o quattro che non mancano mai. Questa assenza è dovuta al fatto che non c'è stata informazione dell'appuntamento, ma anche per un menefreghismo che tiene lontani i fabrichesi dal partecipare alla vita civica del paese.
Che futuro può avere Fabrica se ci si disinteressa del Piano Regolatore, uno strumento importante, che condizionerà nel bene o nel male non solo il prossimo futuro, ma il futuro delle prossime generazioni. Il migliore alleato di chi ci comanda è spesso l'apatia, la rassegnazione di chi è governato.
Noi dell'Italia dei Valori chiederemo al sindaco che convochi al più presto una conferenza, nella quale spieghi i criteri con i quali sono stati alzati gli indici di fabbricabilità, ma anche l'inidirizzo generale del piano regolatore, e che si metta a disposizione per rispondere ai quesiti dei cittadini.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Eg. sig.Anselmi, non sono scandalizzato dal comportamento della giunta Palmigiani ma da quello dei 5 consiglieri di minoranza!
Andare (meglio dire fuggire) sull'Aventino non è un modo di fare opposizione; opposizione era presenziare alle discussioni e votazioni dei 15 stralci al PRG. Presenza che se anche avesse inficiato (causa il "loro" conflitto d'interessi in qualità di consiglieri)anche uno soltanto dei 15 stralci "fatti approvare" sarebbe stata una vittoria significativa per la "legalità" ma l'uomo, si sa, è debole e ...........FAMELICO.
Contrariamente potranno canditamente affermare "IO NON C'ERO" mentre fregandosi le mani banchetteranno a lasagne co O FUNGO che perdipiù malefico fà "MORIFABRICA"
Cordiali saluti