sabato 14 maggio 2011

VOTO E NON VOTO

Vi sono dei momenti particolari in cui i cittadini non votano per protesta contro i partiti, contro una politica corrotta, contro i politicanti ladri e privilegiati. Io li comprendo e li giustifico, supposto che il loro rifiuto del voto sia occasionale ed eccezionale.


Votare il meno peggio, come sento dire sempre più spesso, mi pare come prendere un farmaco spacciato per medicina, che in realtà ci fa l'effetto di un veleno a più lente dosi. Stimo di più chi non vota e poi tutti i giorni ci offre un esempio di correttezza e di impegno nella cultura e nel sociale, rispetto a chi vota, magari per un interesse suo clientelare e ogni giorno dà cattivo esempio con la paraculaggine e la disonestà.
In questi ultimi anni ho creduto che l'Italia dei Valori fosse un partito "nuovo", nel senso che l'impegno politico di questo partito fosse strettamente legato ai fondamentali valori umani che la politica di destra e di sinistra calpesta impunemente ogni giorno. Invece ho dovuto constatare personalmente che non c'è partito peggiore dell'Italia dei Valori: peggio di tutti gli altri. Mi spiego meglio. Apprezzo l'attività parlamentare di Antonio Di Pietro e dei suoi gruppi parlamentari, le molte iniziative sul territorio a carattere nazionale, come gli ultimi referendum. Ma è la forma partito, soprattutto nelle province, che non funziona, che è un carrozzone di riciclati di altri partiti, oppure di mediocri e senza scrupoli che quotidianamente si beffano, per mezzo del loro comportamento, dei valori umani. L'IDV è inesistente sul territorio, non fa nulla per combattere le male amministrazioni locali; e coloro che hanno provato a far qualcosa come dei donchichiotte sono stati lasciati soli. Io, nonostante avessi conseguito il risultato migliore nel viterbese alle regionali 2010 sono stato scaricato dall'IDV perché volevo fare una politica seria e combattere il malaffare di Fabrica. Giovanni Francola è tollerato perché non dà fastidio a nessuno e fa una politica ad personam. D'altronde le critiche che sto facendo adesso, frutto di esperienza personale, molti mesi fa sono state frutto di uno studio approfondito sul partito pubblicato in Micromega. L'IDV è un partito senza futuro, che verrà assorbito dal PD quando i risultati elettorali di Beppe Grillo e la politica sul territorio dei grillini sposterà il consenso dall'IDV a questi. I grillini nascono dal territorio, dalle esigenze locali, dalla voglia dei cittadini di ribellarsi ad un politica corrotta e mafiosa. Annni fa, al loro apparire, i grillini non votavano. Ora si stanno organizzando e partecipano direttamente alle elezioni in un modo limpido e corretto che gli altri partiti non conoscono. I non votanti, grazie ai grillini, stanno ritornando al voto. I grillini stanno dando speranza ad un popolo bue, umiliato e offeso. Il movimento a 5 stelle non è un partito azienda, che apre succursali in ogni provincia e paese. L'IDV aveva mandato un commissario nella provincia di Viterbo, uno stipendiato, ex PD, che non trovando occupazione in quel partito, si era inventato questo nuovo ruolo, facendosi gli affari suoi invece che quelli dei cittadini. I grillini ci sono a Viterbo, si sono auto organizzati a Vetralla, Canino, Tuscania. A Fabrica non ci sono ancora. Io potrò dare un imput, un incoraggiamento, una collaborazione. Ma non sarò io a formare un gruppo, sarei più contento se fosse un giovane, un cittadino incazzato, qualcuno che crede all'idea di formare una rete per il bene comune e così possa avere una speranza per il futuro. Altrimenti... non votate... oppure ingurgitate la cicuta a piccole dosi.

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