lunedì 17 agosto 2009

Le energie rinnovabili: dalle antiche centrali idroelettriche alle solari termodinamiche


Poiché nei giorni scorsi sono entrato in polemica con dei dirigenti locali del PD e di Rifondazione Comunista, che hanno pubblicamente dichiarato con una certa arroganza (su facebook, diversi siti e giornali di carta stampata) di voler creare dei comitati di cittadini per combattere le biomasse e l’olio di palma, ritenendole fonte di pericolosi veleni per la salute pubblica, dimostrando così la loro imbarazzante ignoranza ecologica, sarebbe bene fare un quadro chiaro delle energie rinnovabili riconosciute dalla comunità europea ed attualmente in uso.

Preambolo
I movimenti ecologisti internazionali condividono ampiamente le norme giuridiche applicate dalla comunità europea. Generalmente i paesi europei sono rispettosi delle norme comunitarie, ad eccezione dei governi italiani, specialmente quelli berlusconiani, i quali, col fine di tutelare gli interessi delle proprie lobby, se ne fregano della correttezza: tanto le multe per infrazione non le pagano con i soldi propri ma con quelli delle tasse sui cittadini.
A differenza degli altri paesi europei, i governi berlusconiani degli ultimi quindici anni hanno legiferato assai poco per incentivare le energie rinnovabili; anzi, pensando che il futuro dell’energia possano essere soltanto le centrali nucleari, sabotano addirittura altre innovative iniziative, anche di scienziati prestigiosi. Solo incentivando la creazione di energie mediante tutte le tecnologie riconosciute dalla comunità europea (dalle centrali idriche ai carburanti vegetali) aiutando in particolare a mettere energia in rete soprattutto le piccole imprese e le unità familiari, credo sia possibile giungere alla condizione di non avere bisogno di centrali nucleari per sopperire al fabbisogno nazionale. In ogni caso, se non ci sono inciampi di sorta sul percorso del nucleare, soltanto fra una decina di anni l’Italia potrebbe vantarsi di cominciare a colmare il fabbisogno energetico con codesta tecnologia. Eppure la Francia, unico paese del mondo che nei decenni scorsi aveva investito massicciamente sul nucleare, oggi sta progressivamente abbandonando questa infruttuosa e pericolosa alternativa, d’altronde in linea con tutte le nazioni tecnologicamente avanzate dell’occidente: Il nucleare, viceversa, si sta affermando in quegli Stati dell’Asia, in primis Cina e India, in cui il neo capitalismo non conosce né freni né correzioni.
I governi italiani fanno scelte scellerate nel silenzio assenso del popolo italiano. Forse solo qui, in questo Stato che ospita il potentissimo Stato temporale del Vaticano, nell’ambito delle otto grandi nazioni industrializzate, vi è una ignoranza spaventosa in materia di ecologia ed energie rinnovabili. Le istituzioni scolastiche se continueranno ad insegnare ai bambini e ai ragazzi nell’età dello sviluppo etico-morale la religione cattolico cristiana - ossia una somma di giusti precetti, sorti però in un contesto, in una civilizzazione ad economia agricola artigiana, validissimi per quelle società arcaiche e pre industriali - continueranno ad allevare una popolazione completamente incapace non solo di capire la società in cui vive, ma anche priva di quella duttilità mentale che porta gli individui a rifiutare la divina provvidenza e ad assumere su di sé, sui propri organismi di democrazia, le scelte di un futuro reale.

Energie rinnovabili naturali
Cominciamo con il dare una definizione di “energie rinnovabili”. Esse sono quelle forme di energia generate da fonti che per la loro caratteristica non sono esauribili, e dunque si rinnovano sempre in natura, quali il sole, il vento, il moto delle acque, il calore della Terra. La caratteristica principale di queste fonti naturali è quella di non produrre inquinamento, se non quello insignificante a causa della tecnologia utile per il loro sfruttamento.
Il mercato per le tecnologie delle energie rinnovabili è forte e in continua crescita principalmente in paesi come la Germania, la Spagna, gli Stati Uniti, il Giappone. La sfida è allargare le basi di mercato per una crescita continuativa in tutto il mondo. La diffusione strategica non solo riduce i costi energetici per i cittadini, ma contribuisce ad alleviare il pesante inquinamento del pianeta. Le energie rinnovabili più antiche sono quelle rappresentate nelle centrali idroelettriche, che hanno il vantaggio di avere lunga durata (molte sono operative da oltre 100 anni) e quasi del tutto prive di effetti inquinanti secondari. Questa energia fu fondamentale per la nascita e la distribuzione della energia elettrica nel XIX e XX secolo. Oggi sta ritornando in auge, soprattutto nelle economie asiatiche in forte sviluppo.
L'energia geotermica è accessibile soltanto in aree limitate del mondo, che includono gli Stati Uniti, l'America centrale, l'Indonesia, l'Africa orientale, le Filippine, l'Italia. Il costo di questa energia è diminuito drasticamente rispetto ai sistemi tecnologici costruiti negli anni '70.
L’energia solare, per mezzo di appositi pannelli, cattura il calore del sole e produce acqua calda per ambienti domestici o usi industriali.
L’energia fotovoltaica, per mezzo di appositi pannelli, produce energia da usare in proprio o da vendere alla rete elettrica nazionale. Attualmente la centrale fotovoltaica più grande del mondo sorge ad Amareleja, in Portogallo: ha una potenza di 46 MW, è capace di soddisfare i fabbisogni di 30.000 abitazioni e dotata di una tecnologia che permette ai pannelli di girarsi in direzione del movimento del sole, proprio come i girasoli. Ahimé, in Italia la centrale fotovoltaica più grande si trova a Montalto di Castro, con sole 6 MW di potenza.
Nel 2007 è cominciata negli USA una prima commercializzazione di pannelli solari costruiti con nanotecnologia, che sono ancora più economici delle attuali celle fotovoltaiche.
Ma è l’energia eolica, basata sul’antico principio del mulino a vento, ad essere incontrastabilmente la tecnologia più a buon mercato. Si prevede che già alla fine di questo anno possa arrivare a sfiorare la quota del 2% di copertura del fabbisogno mondiale di energia. La Danimarca è all’avanguardia, giacché il 20% della propria energia proviene dall’eolico, di contro all’Italia con il misero 0,5%.

Altre energie rinnovabili
Rientrano nelle energie rinnovabili anche le energie ricavate dalle biomasse e i biocarburanti. Queste altre energie, come quelle naturali, che ho elencato, poiché non sviluppano se non in maniera insignificante la produzione di anidride carbonica (responsabile del buco nell’ozono e del conseguente effetto serra e surriscaldamento del pianeta) sono incentivate anche con contributi economici dalla comunità europea.
Le biomasse sono costituite da sostanze di origine animale e vegetale. Alcune fonti, come la legna secca, le potature, gli scarti vegetali o delle lavorazioni del legno, non necessitano di subire trattamenti; altre come gli scarti vegetali o i rifiuti urbani devono essere processate in un digestore in assenza di ossigeno, onde ricavarne biogas. Lo sfruttamento delle biomasse, che presenta il problema di un potere calorifico moderato (circa la metà del carbone), ha un eroi positivo solo se sfruttato in regime autarchico, per l’alimentazione di proprie aziende, e non commercializzato. Basti pensare che se si volesse alimentare a biomasse l'impianto di generazione elettrica di Porto Tolle (4 gruppi da 660 MW) sarebbe necessario sfruttare una superficie pari al 75% della superfice agricola del Veneto. L’EROI (acronimo anglosassone) è la convenienza, ossia il rapporto tra costi impiegati per la produzione di energia e l’energia così ottenuta.
I biocarburanti sono ricavati dalla fermentazione e opportuna trattazione di vegetali ricchi di zuccheri, come la canna da zucchero, le barbabietole, il mais: l’etanolo così prodotto può essere utilizzato come combustibile per i motori a scoppio, in sostituzione della benzina. Dai vegetali oleaginosi, quali il girasole, la colza, la soia, la palma, si può ottenere per spremitura e opportuno trattamento il combustibile per motori a diesel, in sostituzione del gasolio. Il Brasile, che ha uno dei più grandi programmi per l'energia rinnovabile al mondo, per mezzo del bioetanolo ed etanolo, attualmente fornisce il 18% del carburante automobilistico mondiale. Avendo anche delle cospicue riserve petrolifere questa nazione, integrando gli idrocarburi coi carburanti vegetali, ha recentemente raggiunto la completa autosufficienza per carburanti automobilistici. La Ford, la Daimler AG e la General Motors sono tra le compagnie produttrici di automobili, camion e furgoni "flexible-fuel" (a "carburante flessibile") che utilizzano miscele di benzina e etanolo dalla benzina pura sino all'85% di etanolo (E85). Dalla metà del 2006 sono stati venduti circa sei milioni di veicoli E85 compatibili negli Stati Uniti.
Produzione delle energie rinnovabili in Europa e in Italia
Il più forte produttore di energie rinnovabili in Europa è la Germania, seguita dalla Svezia, Francia, Spagna, Italia. La Germania, che non è certo o’ paese d’o’ sole, eccelle soprattutto nelle energie eoliche e solari: basti pensare che ne produce 4 volte di più del nostro bel paese. Per lungo tempo e fin verso i primi anni '60 la produzione energetica italiana è stata quasi totalmente rinnovabile, grazie alle centrali idroelettriche dell'arco alpino. Oggi, sia per l’accresciuta richiesta di energia, sia perché i governi italiani non hanno saputo o voluto dare seguito a nuove grandi installazioni idroelettriche, le rinnovabili rappresentano solo quote marginali della produzione.
Nel 2006 l'Italia ha prodotto circa 49,4 TWh di elettricità da fonti rinnovabili, pari al 14,5% del totale di energia elettrica necessaria, di cui il 10,7% proveniente da fonte idroelettrica, e appena un miserevole 3,8% dato dalla somma di geotermico, eolico e combustione di biomassa o rifiuti. Una percentuale in cui rientrano anche le centrali da termovalorizzatori, considerate dai nostri governi come energia rinnovabile, in violazione delle norme comunitarie. Con tali valori, l'Italia, pur risultando il quinto produttore di elettricità da fonti rinnovabili nell'UE, è ancora lontana dagli obiettivi comunitari previsti, che prevedono l’obbiettivo del 22% di energia rinnovabile da raggiungere entro il 2010: impresa totalmente ardua quanto impossibile.

Tecnologie future delle energie rinnovabili
Tecnologie in corso di sviluppo, non completamente testate o a ridottissima commercializzazione, includono la gassificazione avanzata delle biomasse, le tecnologie di bioraffinazione, le centrali solari termodinamiche, l'energia geotermica da rocce calde e asciutte (Hot-dry-rocks), lo sfruttamento dell'energia oceanica. Secondo l'IEA, le nuove tecnologie dei biocarburanti, in particolare le bioraffinerie per l'etanolo dalla cellulosa, potrebbero permettere a questi fonti energetiche di giocare un ruolo molto più importante nell’economia mondiale. L'etanolo da cellulosa si può ottenere da materia organica di piante composta principalmente da fibre di cellulosa non commestibili che ne formano gli steli e i rami. I residui delle coltivazioni (come i gambi del mais, la paglia del grano e del riso), gli scarti di legno e i rifiuti solidi cittadini sono sorgenti potenziali di biomassa di cellulosa. Colture dedicate alla produzione energetica, come il panicum virgatum, sono promettenti fonti di cellulosa che possono essere sostenibilmente prodotte in molte regioni degli Stati Uniti. In Portogallo si è inaugurata nel 2008 la prima costruzione di centrale ad onde marine, e un’altra ancora più grande è stata inaugurata recentemente in Irlanda.
Le centrali solari termodinamiche permettono di produrre energia anche di notte o in caso di cattivo tempo, grazie ad un particolare fluido a base di sali che, una volta riscaldato, mantiene la sua altissima temperatura (circa 550 °C) per alcuni giorni anche senza essere in contatto con la sua fonte. Il problema della disponibilità dello spazio, potrebbe essere superato costruendo gli impianti solari nei deserti africani e distribuire l’energia con gli elettrodotti. Questa tecnologia è operativa negli USA già dalla metà degli anni '80, precisamente in California, ove gli impianti del gruppo Solar Energy Generating Systems producono 350 MW totali.
In Italia Carlo Rubbia, premio nobel per la fisica, nel 2005 lasciò la presidenza dell'ENEA, in opposizione agli altri scienziati e politici che non erano disposti a finanziare il solare termodinamico a concentrazione. Tuttavia nel dicembre 2007, il governo Prodi ha approvato un piano industriale per costruire dieci centrali da 50 MW nel sud Italia. Nonostante la ratifica della Conferenza Stato-Regioni, lo scorso luglio il governo Berlusconi ha bocciato l’avvio di questa nuova e importante tecnologia per favorire la costruzione delle obsolete centrali nucleari. Attualmente il nostro premio nobel sta realizzando a Granada in Spagna il progetto di una centrale a ciclo solare termodinamico, utilizzando specchi parabolici, che le darà una completa autonomia energetica.

Energie ecosostenibili
Per energia sostenibile si intende quella energia che, al fine di ottenerla, non provoca dei danni significativi all’ambiente o all’economia pubblica. Non tutte le energie rinnovabili sono completamente sostenibili: caso emblematico di energia non sostenibile è quella nucleare, i cui rischi e i cui costi non sono proporzionati ai benefici. Ad esempio, la costruzione di una grande centrale idroelettrica può causare un danno paesaggistico, oppure il rilascio di grosse quantità di biossido di carbonio durante la sua costruzione. La produzione dell’olio di palma viene contestata da Greenpeace, poiché viene ritenuta colpevole della deforestazione che le multinazionali causano per creare nuove piantagioni di palma. A questo riguardo è bene però osservare che la commercializzazione mondiale del prodotto riguarda per l’85% la catena alimentare, mentre solo il 15% riguarda la trasformazione in bio carburante; se focalizziamo, la commercializzazione del bio carburante da olio di palma in Italia scopriremo che riguarda solo il 2%, mentre il restante 98% finisce nella catena alimentare sotto forma di olio per friggere e dolcificante delle merendine. Si deve comunque ricordare che è ancora oggetto di discussione il fatto che sia realmente possibile soddisfare tutto l'attuale fabbisogno energetico del pianeta solo con il potenziale energetico proveniente da fonte rinnovabile; permangono ad esempio problemi riguardo "l'aleatorietà" e "non programmabilità" di molte delle fonti di energia rinnovabile (in particolare solare ed eolico), che impongono un ripensamento globale delle reti elettriche.

Le Fonti energetiche fossili
Le fonti non rinnovabili, dette anche fossili, sono quelle destinate col tempo ad esaurirsi, poiché si estraggono da fossili destinati ad esaurirsi col tempo, quali il petrolio, il carbone, il gas metano. Con eccezione del metano le altre energie sono fonte di pericoloso inquinamento. L’energia nucleare, che pure non esiste in natura ma si ricava per mezzo di sofisticate tecnologie, anch’essa rientra nelle non rinnovabili o fossili, poiché si basa sull’utilizzo principale dell’uranio, un minerale esauribile, che non si rinnova in natura. Se l’inquinamento del nucleare è sopportabile, non è rassicurante la sicurezza totale di tali impianti, che, nel caso di mal funzionamento, possono avvelenare il pianeta; inoltre le scorie radiottive, derivanti dal processo di fissione dell'atomo, sono un regalo radioattivo che le centrali lasceranno alle generazioni dei prossimi anni e millenni. La termovalorizzazione, ossia l’incenerimento dei rifiuti indifferenziati per creare energia, soltanto in Italia viene considerata rinnovabile, in violazione delle direttive della Comunità Europea, che considerano "rinnovabile" solo l’energia creata esclusivamente con la parte organica dei rifiuti, ovvero con gli scarti biodegradabili.

Link sull’argomento

  1. ^ DL 16 marzo 1999, n.79, art. 2,15 GSE-GRTN: "Normativa di riferimento", elenco norme di riferimento, PDF
  2. ^ fonte GSE - comunicato stampa
  3. ^ Maurizio Pallante, "L'uso razionale dell'energia. Teoria e pratica del negawattora", ISBN 8833910350
  4. ^ La Commissione Europea, in data 20 novembre 2003, in merito alla distorsione della normativa comunitaria in Italia in riferimento all'inclusione della parte non biodegradabile dei rifiuti quale fonte di energia rinnovabile, si è così espressa:


  1. ^ Carlo Balducci - La geotermia sull'Amiata (18 febbraio 2006)
  2. ^ Lo sporco segreto dell'energia idroelettrica rivelato (en) New Scientist, 24 Febbraio 2005.
  3. ^ a b c d e International Energy Agency (2007). Le rinnovabili nella produzione energetica globale: Un foglio di eventi dell'IEA (en), OECD, 34 pagine.
  4. ^ Riscaldamento solare dell'acqua
  5. ^ Condizionamento dell'aria degli edifici assistito dal sole
  6. ^ http://www.pvresources.com/en/top50pv.php
  7. ^ Comincia la costruzione della più grande centrale fotovoltaica negli Stati Uniti presso la base aerea di Nellis
  8. ^ Nellis attiva il più grande array fotovoltaico americano
  9. ^ Gli avanzamenti dell'Australia con l'energia solare The Times, 26 Ottobre 2006.
  10. ^ Progetti di centrali solari
  11. ^ Avanza silenziosamente il progetto della centrale fotovoltaica da 62 MW Renewable Energy Access, 18 novembre 2005.
  12. ^ La più grande centrale fotovoltaica in costruzione nella Germania orientale
  13. ^ Il mercato globale dell'eolico continua il suo boom – 2006 un altro anno record
  14. ^ Crescono le compagnie Europee per l'eolico negli Stati Uniti
  15. ^ Gli USA e il Brasile si incontrano sull'etanolo Renewable Energy Access, 15 Maggio 2006.
  16. ^ How to manage our oil addiction - CESP
  17. ^ Il nuovo pozzo porta al Brasile l'autosufficienza petrolifera Washington Post, 21 aprile 2006.
  18. ^ Worldwatch Institute and Center for American Progress (2006). American energy: The renewable path to energy security
  19. ^ International Energy Agency (2006). World Energy Outlook 2006 pagina 8.
  20. ^ Biotechnology Industry Organization (2007). Industrial Biotechnology Is Revolutionizing the Production of Ethanol Transportation Fuel Pagine 3 e 4.
  21. ^ Solar One pronta al lancio (en)
  22. ^ Compagnia israeliana guida la più grande centrale solare al mondo
  23. ^ Macchina marina fabbrica onde in Europa BBC News, 15 marzo 2006.
  24. ^ Segnato il contratto con l'energia del moto ondoso BBC News, 19 maggio 2005.
  25. ^ Primeiro parque mundial de ondas na Póvoa de Varzim
  26. ^ Orkney to get 'biggest' wave farm BBC News, 20 February 2007.
  27. ^ World tidal energy first for NI, BBC News BBC News, 7 giugno 2007.
  28. ^ Nanosolar ships first panels
  29. ^ La nanotecnologia per l'energia solare potrebbe tagliare i costi della metà.
  30. ^ fonte Terna - dati statistici
  31. ^ Dati "GSE" 2007 - fonte GSE-Terna-ENEA Statistiche fonti rinnovabili

5 commenti:

Indy ha detto...

NON è AFFATTO VERO CHE "l’inquinamento del nucleare è sopportabile". Il problema delle scorie non è assolutamente stato risolto!!!!
giusto per dare una idea.....

http://www.youtube.com/watch?v=RiJESPdLXpA

di gualdo anselmi ha detto...

Si, hai ragione: ho inserito il problema delle scorie nel testo e messo un link che rimanda alla pagina di vikipedia.

Unknown ha detto...

Non entro nel merito di quello che hai scritto Gualdo, perché non ne ho affatto voglia, ma sarebbero, come sempre tantissimi i punti a-logici dei tuoi discorsi.
Mi limito a precisare una cosa, visto che riguarda la mia persona. Ti faccio presente che tu parli di aver polemizzato con i dirigenti di Rifondazione e del Pd e poi metti il link di un comunicato che ho inviato IO in qualità di coordinatore del Comitato NoV. Ennesima svista perché io da almeno tre anni sono uscito da rifondazione e, per quel che risulti alla mia attività cosciente, non appartengo a nessun partito e tantomeno ne sono un dirigente. Mi dispiace ma questa piccola cosa dimostra ancora una volta la tua incapacità di ricostruire i fatti con razionalità e precisione.Spero tanto che tu corregga il testo.

Anonimo ha detto...

Preciserò la tua posizione così come la fai notare. Il fatto è che non ho trovato più su Internet il primo testo di Riccardo, in cui parlava dei tumorifici, e allora ho messo il tuo.

Unknown ha detto...

beh mi sembra molto filologico e serio prendere la cosa di una persona e assimilarla e attribuirla a un'altra..questo è lo scrupolo con cui ti documenti?Cavolo!!!Complimenti.. (sempre che sia tu a definirti Anonimo)

stendiamo un velo pietoso è meglio